Museo Guareschi, il Cinema e il territorio

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Museo Guareschi, il Cinema e il territorio

Inaugurato il 21 giugno 2009 all’interno dell’ex Casa della Musica, il museo “Brescello e Guareschi, il cinema e il territorio” è un luogo in cui sono raccolte le testimonianze legate alle attività passate del paese. 

Il piano terra del Museo è dedicato alle mostre temporanee, mentre il primo piano custodisce la ricostruzione di un set cinematografico dei film di Don Camillo e Peppone, incorniciato dalle fotografie dei fuori scena ritraenti il rapporto tra cinema e territorio. 

Sempre al primo piano, si trova anche la sezione dedicata al brescellese Raffaele Vaccari, liutaio di accellenza nazionale per la produzione di violini Stradivari. L’ultimo piano è invece un omaggio alla realtà contadina degli anni ’50 e al ricordo della Grande alluvione del 1951, rappresentata anche nel primo film della saga (“Don Camillo”, Julien Duviver, 1952).

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Museo di Peppone e Don Camillo


Inaugurato il 16 aprile 1989, grazie agli sforzi e all’entusiasmo di un gruppo di appassionati volontari del paese, il Museo “Peppone e Don Camillo” è uno spazio in cui potersi immergere nel passato, lasciandosi guidare dalle locandine originali dei film, dalle fotografie in bianco e nero, dagli oggetti dei set cinematografici e dai racconti dei nostri giovani informatori turistici. Gli ambienti contengono numerosi cimeli legati alle riprese della serie tra cui: la moto di Peppone, l’abito talare di Don Camillo, le biciclette dei protagonisti usate nella scena finale del terzo film, il sidecar e il proiettore con cui venne mostrato il primo film (“Don Camillo”, regia di Julien Duviver, 1952) al “Cinema Verdi” di Brescello, in prima mondiale assoluta. All’esterno del museo è possibile vedere il carrarmato che compare in una scena del terzo film (“Don Camillo e l’onorevole Peppone”) e la locomotiva del treno con cui, al termine del primo film, Don Camillo viene mandato in esilio sui monti dal Vescovo a seguito di una sua bravata. Al primo piano del Museo si possono ammirare le fotografie scattate durante la lavorazione dei film, nonché le ricostruzioni di alcuni ambienti delle riprese (come la scrivania di Peppone). Il bookshop consente poi l’acquisto di souvenir, libri, dvd e prodotti tipici locali, fra cui la famosa Spongata di Brescello.