Chiesa di Sant'Andrea

Cultura

Chiesa di Sant'Andrea

Esistente già nel X secolo, come semplice cappella, nel XII divenne chiesa parrocchiale, servendo anche per le adunanze della comunità gualtierese. Qui, nel 1547, sorse la Confraternita della Concezione, quasi immediatamente trasferita nel nuovo oratorio. Fu restaurata da Cornelio Bentivoglio nel 1566.

Nel 1613 divenne chiesa del convento francescano. Nel 1627 vi morì e fu sepolto il musicista e frate Lodovico Grossi da Viadana.

Tra il 1713 e il 1738 fu ricostruita in un raffinato stile barocco a pianta centrale, con cupola sostenuta da pilastri in stile corinzio composito. Nella pianta ottagonale si inseriscono quattro cappelle angolari evidenziando un "X" che rimanda alla croce di Sant'Andrea. Nel 1765 furono rifatti presbiterio, coro, altare maggiore e la balaustra in stucco opera dei plastificatori Casalgrandi. Nel 1795 fu adattata ad uso civile.

Durante la Prima Guerra Mondiale fu trasformata in ospedale militare, poi riconsacrata nel 1919. L'esterno presenta una facciata semplice non finita con frontone mistilineo.

Quasi tutte le opere custodite all’interno risalgono al XVIII secolo, eccetto la statua della Madonna di Loreto (del XVI) e una tela Gian Battista Bolognini raffigurante “San Gaetano da Tiene e S, Andrea Avellino in adorazione della Croce” (metà XVII), proveniente dalla chiesa dei Teatini di Guastalla.

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  • Edifici interesse religioso

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