Luzzara

Luzzara

Posta tra le sponde del Po e ampie distese di bosco e coltivazioni, Luzzara fu sede di un insediamento già in epoca longobarda e lo stemma della città, in assonanza con l’origine etimologica del nome (terra del luccio), riporta un luccio araldico.

I Gonzaga fortificarono la città e Luzzara divenne così un classico esempio di piccola capitale rinascimentale sulle sponde del fiume Po; dalla sua pianta topografica, infatti, si possono leggere ancora oggi piazze, palazzi di potere ed edifici religiosi, così come furono concepiti negli studi architettonici del 1400.

Il centro storico di Luzzara si caratterizza per i suoi portici antichi e la sua alta e massiccia Torre Civica, realizzata tra il 1724 ed il 1780 con i resti dell'antico castello. Altri edifici rilevanti per la storia della città sono Il Palazzo della Macina, costruito verso la fine del XV secolo, che fu la residenza dei Gonzaga di Luzzara e conserva oggi preziosi reperti costituiti da colonne sormontate da capitelli di pregevole fattura e decori pittorici abbruniti. Tra i monumenti religiosi di maggior valore troviamo la Chiesa Parrocchiale di San Giorgio risalente alla fine del XI secolo e poi riedificata a partire dal 1676 in stile barocco.

Grazie all’opera del suo figlio più illustre, Cesare Zavattini, Luzzara, le campagne circostanti, il mondo del fiume, sono andati ben al di là di precisi confini geografici e sono diventati luogo dello spirito, da scoprire a piedi, in mountain bike, a cavallo, in canoa. Le opere dell’artista sono esposte all’interno del Museo Nazionale delle Arti Naïves "Cesare Zavattini".

All’interno della Golena, in un magnifico bosco di querce secolari, si trova il parco avventura “River Park”, un’area con percorsi acrobatici tra gli alberi a diverse altezze e difficoltà, per bambini, ragazzi e adulti. L’ambiente che lo circonda si distingue per la tranquillità, gli spazi verdi e l’aria incontaminata, fuori dal contesto urbano.

Luoghi nei dintorni

Luzzara Convento Agostiniani

Chiesa ed ex convento degli Agostiniani

   

Nota anche come chiesa dell'ex ospedale, o chiesa del Conventino. Fu costruita alla fine del XV secolo per volere di Caterina Pico, moglie di Rodolfo Gonzaga, marchese di Luzzara. Fu distrutta fin quasi alle fondazioni e riedificata tra il 1764-1771; fortunatamente l'abside rimasta è quella quattrocentesca. Nella sagrestia si intravedono i resti di un magnifico monumento funebre, dedicato a Luigi Gonzaga morto nel 1570, parzialmente distrutto in un incendio nel 1918. Nella parte superiore del monumento, al centro, è visibile lo stemma dei Gonzaga, sostenuto da due putti e sormontato da un'aquila incoronata a due teste. Questo coronamento posa sopra un ricco architrave sostenuto da due grandi figure: una Cariatide e un Atlante. Dal centro, sotto il cornicione, sostenuto da una testa di leone, si biparte un ricco festone di frutta, passante sopra le Cariatidi e discendente ai lati esterni fino alla grande mensola del basamento su cui poggiano due aquile. Nel mezzo del monumento era posta una lapide dedicata a Luigi Gonzaga. Sotto l'adiacente porticato sono stati recentemente scoperti affreschi di interesse storico ed artistico. Attualmente chiusa.

Luzzara Palazzo Della Macina

Palazzo della Macina

   

Il vecchio palazzo dei Gonzaga, signori di Luzzara, venne eretto verso il 1481. In origine, con i suoi edifici ausiliari, occupava tutta l'area a sud del castello di Luzzara, tra la chiesa parrocchiale e l'attuale sede del municipio, ma dalla guerra, che culminò con la battaglia del 15 agosto 1702, non si salvò che la parte ancora oggi visibile. L'edificio dopo l'abbandono dei Gonzaga, venne utilizzato per secoli come palazzo pubblico, poi venne abbandonato fino all'Unità d'Italia. 

Luzzara Chiesa Parrocchiale San Giorgio

Chiesa Parrocchiale di San Giorgio

   

Edificata probabilmente alla fine dell'XI secolo in stile romanico, e più volte rimaneggiata. Fu riedificata a partire dal 1676 in stile barocco, salvando solamente la parte absidale, che rimane tuttora in stile romanico. Nel 2000 sono stati eseguiti gli scavi della cripta dell'antica chiesa romanica, dove sono venuti alla luce capitelli, colonne e affreschi risalenti alla struttura originale dell'edificio romanico e cocci di riporto risalenti al periodo precedente. Conserva al suo interno alcuni dipinti cinquecenteschi, in particolare la pala d'altare raffigurante la Vergine col Bambino tra S. Giorgio e S. Girolamo, di scuola giuliesca, eseguito su modello di un bozzetto di Giulio Romano conservato al Louvre