Gualtieri
Gualtieri, di origine medievale, ha subito nei secoli diverse devastanti alluvioni, pur riuscendo a conservare bellezze architettoniche di notevole valore.
Gualtieri deriva dal nome maschile Walther, forse un ufficiale del longobardo Droctulfo e possessore del castello sito verso Pieve Saliceto. Da qui Castrum Waltherii, o Vulturena.
Dopo aver bonificato l’ampia palude, nel 1575 Cornelio Bentivoglio fu nominato Marchese di Castro Gualtieri e diede avvio alla fondazione di una nuova città, la città nuova di Gualtieri.
Nel Palazzo Bentivoglio prospicente la piazza è possibile ammirare gli affreschi seicenteschi del Badalocchio in ben tre sale, di Battistelli e di Mannozzi nella monumentale Sala dei Giganti, i raffinati stucchi della Cappella Bentivoglio; il Teatro settecentesco realizzato da Fattori e ricostruito nel 1905 è stato recentemente riaperto con un rilevante programma estivo di teatro sperimentale e musicale.
All'interno del Palazzo Bentivoglio, nella sala di Icaro è possibile visitare la Donazione Umberto Tirelli e Dino Trappetti costituita da cinquanta opere degli artisti amici di Tirelli, tra i quali Balthus, Cagli, Casorati, Clerici, De Chirico, Guttuso, Maccari e Manzù e due importanti costumi della sua sartoria. Palazzo Bentivoglio ospita il Museo Documentario e Centro Studi Antonio Ligabue, dedicato alle opere del celebre pittore del Novecento che nacque a Zurigo e visse proprio a Gualtieri. Sulla piazza Bentivoglio si affaccia anche si affaccia anche la collegiata di Santa Maria della Neve, costruita su disegno dell'Argenta, ma ammalorata dall’inondazione del 1765, l’interno fu ricostruito nel Settecento. La chiesa conserva dipinti di Camillo Ricci, Clemente Ruta, Carlo Bonone, Carlo Zatti.
Visitare Gualtieri - Guida Turistica (pdf)
Strutture ricettive (dove mangiare/dove dormire), Produttori locali