Murales di Augusto Daolio
Terminato per l’edizione 2019 del NomadIncontro, il raduno annuale in programma nella cittadina reggiana, il murale è stato realizzato in ricordo di Augusto Daolio, indimenticato cantante e leader dei Nomadi.
L’opera, affidata allo street artist Alessio-B, è stata progettata sulla facciata laterale di un palazzo dove adesso, sopra lo sfondo azzurro, campeggia un gigantesco ritratto in bianco e nero di un pensieroso Augusto Daolio.
All’interno del cimitero cittadino si trova inoltre la tomba del cantante, scomparso dopo una fulminante malattia nell’ottobre del 1992. La tomba è contornata di oggetti, disegni, lapidi, fiori, una specie di mausoleo pop-art grazie all’incredibile devozione dei fans che continuano ad arrivare da tutta Italia e che lasciano un segno, un pensiero, un oggettino, qualsiasi cosa pur di testimoniare in modo tangibile la devozione per il grande fratello maggiore Augusto. Sulla pietra tombale c’è di tutto: puffi, cartine, accendini, anelli. Ci sono due aironi in metallo per ricordare l’impegno di Augusto in favore degli uccelli che lì vicino avevano deciso di stabilirsi (e oggi grazie a lui vivono indisturbati in una bellissima riserva ecologica), un pallone, disegni, fotografie, un bonsai. Su un pezzo di legno “scolpito dalle acque del Po” il Fan Club di Carmagnola ha inciso la frase “Il fiume riporta quello che trova”.
A Novellara, c’è anche uno spazio verde che porta il suo nome, il Parco Augusto Daolio, luogo dedicato a cultura e svago. Grazie ad un progetto nato in collaborazione tra Amministrazione e Istituto Chierici, nell’area verde si trovano 10 “panchine letterarie”, panche a forma di libro aperto abbellite dai disegni degli studenti, che dopo una giornata di full immersion tra opere, ricordi e musica di Augusto e dei Nomadi hanno poi elaborato in modo intimo e personale, sotto forma d’arte, il ricordo del cantante.