Le Valli di Reggiolo e Novellara
Il territorio compreso tra i comuni di Novellara e Reggiolo si estende per 1981 ettari, e per secoli è rimasto paludoso e coperto, dove il terreno era più alto, da fitte selve. Nel tempo si sono susseguite varie opere di bonifica, ma solo all'inizio del XX secolo, con la costruzione delle due ultime grandi opere, "Il canale dell'Agro Mantovano e Reggiano" a nord e quello delle "Acque Basse Reggiane e Modenesi" a sud, le valli assunsero l'aspetto attuale.
Oggi fanno da sfondo a paesaggi suggestivi: un susseguirsi di canali, fossati, scoli, bacini e campi coltivati, dove flora e fauna prosperano e che il visitatore può ammirare durante una passeggiata o un giro in bici.
In questi terreni si possono trovare specie floristiche rare, fra cui la Viola minore, il Senecio paludoso e l'Euforbia palustre. I canali, gli scoli, i fossi ed i bacini artificiali ospitano rigogliose comunità di piante di ripa ed acquatiche, offrendo nel contempo la possibilità di sosta, rifugio, alimentazione e riproduzione alla fauna. Tra gli animali più caratteristici figurano il Capriolo, il Nibbio bruno, l'Averla piccola, la Raganella e la Natrice tassellata. Non mancano alcune rare farfalle, tra cui la Polissena e la Pavonia minore.
Un sentiero del Cai in pianura consente agli appassionati di trekking di passeggiare nelle Valli di Novellara e di Reggiolo partendo dal ponte del Pastore. Un percorso che si snoda a poco più di 20 metri al di sopra del livello del mare.
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