Nodo Idraulico dell'Impianto Idrovoro di Torrione e della Botte Bentivoglio

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Nodo Idraulico dell'Impianto Idrovoro di Torrione e della Botte Bentivoglio

 

Nella seconda metà del 1500 Cornelio Bentivoglio convinse Cesare Gonzaga a realizzare un piano di sistemazione idraulica del feudo di Gualtieri prevedendo l’inalveazione del Crostolo fino al Po e la realizzazione di una Botte, per condurre le acque piovane nel cavo Parmigiana Moglia che, con andamento ovest-est, le scarica nel Secchia al Bondanello di Moglia (MN). L’opera, consistente in un sifone a due gallerie, fu realizzata nel volgere di una sola estate del 1576. Negli anni ’50 dello scorso secolo il manufatto venne raddoppiato. La Botte Bentivoglio, dal nome di colui che la volle e che chiamò Giovan Battista Aleotti a progettarla, è tutt’ora fondamentale per l’equilibrio idraulico della pianura reggiana e modenese.

All’inizio del Novecento l’allora Bonifica Bentivoglio realizzò due impianti per prosciugare 6.000 ettari impossibilitati a scolare naturalmente nel Crostolo o nel Po (Idrovora del Torrione) e per irrigare le zone più alte (Impianto Rinascita).

Il nome Torrione deriva da un’antica chiavica a torre prerinascimentale che scaricava le acque basse nel torrente Crostolo.

 

 

Nei dintorni

gualtieri 06

Palazzo Bentivoglio


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Palazzo Bentivoglio nasce sulla struttura di un antico castello, il complesso era costituito da una grande mole quadrangolare, circondata da profonde fosse ai quattro angoli e provvista di torri: tutto l’insieme circoscriveva un ampio cortile.

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Golena di Gualtieri


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La golena di Gualtieri offre occasioni rilevanti dal punto di vista naturalistico nelle diverse stagioni dell’anno. Il territorio racchiuso tra l’argine maestro e l’alveo del Po è molto complesso e diversificato, comprende sia aspetti naturalistici, che antropologici.