PULIAMO LA BASSA

02/10/2021 - PULIAMO LA BASSA

Sabato 2 ottobre 2021 si terrà una iniziativa di volontariato ambientale dal titolo “PULIAMO LA BASSA”, giornata di raccolta rifiuti abbandonati e pulizia in tutti gli 8 comuni dell’Unione Bassa Reggiana. Un appuntamento condiviso con Legambiente nell’ambito del progetto nazionale “Puliamo il Mondo”, giunto alla XXIX edizione.

L’Unione Bassa Reggiana, dunque, ha deciso di aderire all’iniziativa con Sabar Spa come partner che, insieme a Legambiente, fornirà ai volontari un apposito kit (cappellino, guanti e pettorina) per svolgere le attività di pulizia. Referente locale per ognuno degli otto comuni è il proprio assessore all’ambiente che, insieme alle associazioni e ai cittadini del territorio, ha scelto i luoghi da ripulire, ha organizzato la giornata e vi prenderà parte.

Qui di seguito i luoghi in cui si concentreranno le attività di pulizia.

Ogni Comune e ogni cittadino è invitato a partecipare nella cura e nella pulizia del territorio, qui di seguito l'elenco in cui si concentreranno le attività:

  • Comune Di Boretto partenza da Piazza Nenni ore 9.00 (iniziativa in collaborazione con le scuole rivolta agli studenti)

  • Comune di Brescello ritrovo presso il Municipio (Piazza Matteotti) ore 9.00

  • Comune di Gualtieri partenza in Piazza Bentivoglio e presso la Scuola Primaria di S. Vittoria ore 9.00

  • Comune di Guastalla ritrovo in Piazza Mazzini ore 10.00 (iniziativa in collaborazione con le scuole rivolta agli studenti)

  • Comune di Luzzara ritrovo presso Piazza Ferrari (davanti alla Torre Civica) ore 15.00

  • Comune di Novellara ritrovo presso Cortile della Rocca - Piazzale Marconi, 1 ore 9.00

  • Comune di Poviglio (iniziativa in collaborazione con le scuole rivolta agli studenti)

  • Comune di Reggiolo ritrovo in piazza Martiri ore 8.30

Al termine della raccolta, che si svolgerà nel rispetto della normativa vigente per l’emergenza Covid-19, i materiali differenziati verranno pesati e si darà conto delle quantità raccolte.

Per partecipare è obbligatorio essere in possesso di Green Pass

GALLERIA

Nei dintorni

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Museo di Peppone e Don Camillo


Inaugurato il 16 aprile 1989, grazie agli sforzi e all’entusiasmo di un gruppo di appassionati volontari del paese, il Museo “Peppone e Don Camillo” è uno spazio in cui potersi immergere nel passato, lasciandosi guidare dalle locandine originali dei film, dalle fotografie in bianco e nero, dagli oggetti dei set cinematografici e dai racconti dei nostri giovani informatori turistici. Gli ambienti contengono numerosi cimeli legati alle riprese della serie tra cui: la moto di Peppone, l’abito talare di Don Camillo, le biciclette dei protagonisti usate nella scena finale del terzo film, il sidecar e il proiettore con cui venne mostrato il primo film (“Don Camillo”, regia di Julien Duviver, 1952) al “Cinema Verdi” di Brescello, in prima mondiale assoluta. All’esterno del museo è possibile vedere il carrarmato che compare in una scena del terzo film (“Don Camillo e l’onorevole Peppone”) e la locomotiva del treno con cui, al termine del primo film, Don Camillo viene mandato in esilio sui monti dal Vescovo a seguito di una sua bravata. Al primo piano del Museo si possono ammirare le fotografie scattate durante la lavorazione dei film, nonché le ricostruzioni di alcuni ambienti delle riprese (come la scrivania di Peppone). Il bookshop consente poi l’acquisto di souvenir, libri, dvd e prodotti tipici locali, fra cui la famosa Spongata di Brescello.

teatro della rocca franco tagliavini

Teatro della Rocca Franco Tagliavini


Si da per certa l’esistenza di un’antica sala per le commedie presso la corte dei signori di Novellara fin dalla seconda metà del Cinquecento. In una lettera indirizzata al conte Alfonso I Gonzaga nel 1567 si dice che la ‘scena’ è quasi compiuta e Lelio [Orsi] potrà cominciare a dipingerla. Il 28 gennaio 1568, in occasione delle feste per le nozze del Gonzaga sopra citato, questa sala sarebbe stata inaugurata con una rappresentazione mentre i bellissimi apparati scenici sarebbero stati opera per l’appunto di Lelio Orsi.