CARLO BARUFFALDI SURREALI VISIONI / INAUGURAZIONE MOSTRA

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02/07/2022 - CARLO BARUFFALDI SURREALI VISIONI / INAUGURAZIONE MOSTRA

 
Sabato 2 luglio 2022 presso il Teatro Sociale Luzzara, ore 11.00
Inaugurazione mostra CARLO BARUFFALDI - surreali visioni

 

2 – 17 luglio 2022

opere da collezioni private

 

CARLO BARUFFALDI

“Carlo Baruffaldi, mantovano, pittore fantastico e fantasioso, ricorda gli avventurieri protagonisti delle canzoni di Aznavour: zingari pronti sempre a partire per altre ignote mete, carichi di ferite della vita, eppure sempre pronti ad innamorarsi di nuovo, continuamente propensi a raccontare le loro avventure impastate con i loro sogni, per cui ne esce una realtà vivida ma insieme sfuggente, intercalata di poesia, declinata su sottofondi musicali, trasformata in colori sulla tela”.
Protagonista della prima stagione del Premio dei naifs italiani di Luzzara, Baruffaldi è nato nel 1934 a Correggioverde, sulle rive del Po: a diciassette anni era pronto a spiccare il volo come artista naturalmente vocato alla pittura, ma il padre lo costrinse ad iscriversi all’Istituto agrario di Viadana. Dopo il diploma fu il servizio militare nel Lazio che lo salvò da una routine alla quale non si sentiva portato: ribaltò la sua vita, alla fine studiando arte, divenendo uno dei rari allievi di De Chirico , costante punto di riferimento con il quale ha condiviso esperienze e momenti di vita e contemporaneamente iniziando la sua vita randagia, iniziando a dipingere, per caso, le insegne e le strutture dei circhi e delle giostre in un continuo vagare nomadico che lo ha portato in tutto il mondo, per quasi tutta la vita. Mentre i cieli, i climi e gli uomini mutavano sopra ed intorno a lui, la sua ricerca artistica è rimasta costante, coerente e rigorosa nella sua chiave, che sintetizzando, si potrebbe definire “surreale”, un artista dalla molteplice e lunga esperienza, confrontabile con alcuni dei maggiori maestri internazionali del XX secolo, come Chagall e Miró, conosciuti personalmente a Parigi.

 

ORARI APERTURA

sabato 2 luglio 2022 INAUGURAZIONE ore 11.00
aperture / domenica 3 | sabato 9 | domenica 10 | sabato 16 | domenica 17 luglio 2022
orari 10.00 – 12.30 | 15.30 – 19.00

*sabato 9 e domenica 10 luglio*
apertura straordinaria dalle ore 21.00 in occasione della Fiera di Luzzara

ingresso libero

Teatro Sociale “Danilo Donati” Luzzara
2 – 17 luglio 2022

inserita nell’ambito di
Fiera di Luzzaraluglio 2022

GALLERIA

Nei dintorni

convento

Chiesa ed ex convento degli Agostiniani


Nota anche come chiesa dell'ex ospedale, o chiesa del Conventino. Fu costruita alla fine del XV secolo per volere di Caterina Pico, moglie di Rodolfo Gonzaga, marchese di Luzzara. Fu distrutta fin quasi alle fondazioni e riedificata tra il 1764-1771; fortunatamente l'abside rimasta è quella quattrocentesca. Nella sagrestia si intravedono i resti di un magnifico monumento funebre, dedicato a Luigi Gonzaga morto nel 1570, parzialmente distrutto in un incendio nel 1918. Nella parte superiore del monumento, al centro, è visibile lo stemma dei Gonzaga, sostenuto da due putti e sormontato da un'aquila incoronata a due teste. Questo coronamento posa sopra un ricco architrave sostenuto da due grandi figure: una Cariatide e un Atlante. Dal centro, sotto il cornicione, sostenuto da una testa di leone, si biparte un ricco festone di frutta, passante sopra le Cariatidi e discendente ai lati esterni fino alla grande mensola del basamento su cui poggiano due aquile. Nel mezzo del monumento era posta una lapide dedicata a Luigi Gonzaga. Sotto l'adiacente porticato sono stati recentemente scoperti affreschi di interesse storico ed artistico. 

foto n 2 emergenza n 35 Chiesa Parrocchiale di San Giorgio2

Chiesa Parrocchiale di San Giorgio


Edificata probabilmente alla fine dell'XI secolo in stile romanico, e più volte rimaneggiata. Fu riedificata a partire dal 1676 in stile barocco, salvando solamente la parte absidale, che rimane tuttora in stile romanico. Nel 2000 sono stati eseguiti gli scavi della cripta dell'antica chiesa romanica, dove sono venuti alla luce capitelli, colonne e affreschi risalenti alla struttura originale dell'edificio romanico e cocci di riporto risalenti al periodo precedente. Conserva al suo interno alcuni dipinti cinquecenteschi, in particolare la pala d'altare raffigurante la Vergine col Bambino tra S. Giorgio e S. Girolamo, di scuola giuliesca, eseguito su modello di un bozzetto di Giulio Romano conservato al Louvre