La Mostarda

Gusta

La Mostarda

Il fiume Po zona di antichi confini, transito di eserciti e passaggio di pellegrini da nord a sud, luoghi di contaminazioni culturali e gastronomiche dove il cibo assume nel sapore una propria identità.

Così è per il Mustum ardens”, la mostarda di mele campanine, renette, di fichi, di ciliegie per citarne alcune, si sposano con i piatti della tradizione con i bolliti, i salumi ed il parmigiano reggiano, richiesto a Ferrante principe di Guastalla da Carlo V che aveva avuto modo di apprezzarlo nei soggiorni in queste terre.

L’accento si pone sulla biodiversità, sulla conservazione di quei frutti di quegli ortaggi di cui il territorio mediopadano è orgoglioso, mostrando le proprie qualità produttive. Nicchie specializzate che si inseriscono nell’ampia coltura del mais, alimento necessario all’allevamento zootecnico per la produzione del parmigiano reggiano.

Nei dintorni

LOCANDINA MUSEO ZUCCA ok2 001

Museo della Civiltà Contadina


Il Museo della Civiltà Contadina si inserisce nel più ampio percorso di rivisitazione della memoria che l'amministrazione comunale ha promosso. Grazie alla passione e competenza di alcuni volontari, connessi all'Associazione "Brugneto C'è", e grazie alla generosità di tantissimi donatori, il museo ha rapidamente preso forma in un'area del Centro Civico "Braccianti di Brugneto". Il museo si compone dalla raccolta di strumenti e attrezzi usati dai contadini nei secoli passati.

nunzia

Chiesa SS Annunziata


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L'edificio originario, posto più ad occidente, subì frequenti piene del Po, che ne compromisero gravemente la stabilità. Ne venne costruito uno nuovo fra il 1653 e il 1670. L'interno della chiesa è ad una navata con sei cappelle laterali. La volta è stata interamente restaurata tra il 1914 e il 1915, come gran parte del tempio.

piazza unita italia novellara

Piazza Unità d'Italia


Ampio spazio rettangolare, perimetrato da portici rinascimentali e definito a ovest dall’imponente architettura della parrocchiale, o collegiata di S. Stefano, la piazza è il cuore della vita del paese, punteggiata da botteghe storiche e teatro di feste e mercati. La variopinta decorazione del fronte delle case riprende il progetto originario di Lelio Orsi; la disposizione centrale di aiuole, dissonante con l’aspetto cinquecentesco dell’insieme, è invece coeva alla posa del monumento ai Caduti di Giuseppe Graziosi (1925).