Conosci

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Piazze, palazzi nobiliari, antiche rocche e suggestive chiese costellano questo territorio da esplorare con lentezza.
Dai primi insediamenti pre romani, alle suggestive rocche simbolo della potenza della famiglia Gonzaga, ai luoghi degli indimenticabili Peppone e Don Camillo nati dalla penna di Giovannino Guareschi. 
Ogni luogo nasconde una storia centenaria. Scopriamola insieme.

LUOGHI, EVENTI, ITINERARI E ATTIVITà

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Museo della Civiltà Contadina

   

Il Museo della Civiltà Contadina si inserisce nel più ampio percorso di rivisitazione della memoria che l'amministrazione comunale ha promosso. Grazie alla passione e competenza di alcuni volontari, connessi all'Associazione "Brugneto C'è", e grazie alla generosità di tantissimi donatori, il museo ha rapidamente preso forma in un'area del Centro Civico "Braccianti di Brugneto". Il museo si compone dalla raccolta di strumenti e attrezzi usati dai contadini nei secoli passati.

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Monastero di San Benedetto

   

A seguito di un lascito della Duchessa Eleonora d'Este, nella seconda metà del 400, le monache benedettine di clausura divennero proprietarie del Monastero, la loro presenza durò fino all'avvento della Repubblica Cisalpina, poi nel 1758 l'ordine religioso fu soppresso. Nel monastero vi era una scuola per educande già dal 1553. Nel 1798 il monastero viene soppresso. Nel 1873 l'edificio viene acquistato dal Comune di Brescello come Caserma. Agli inizi del XX secolo l’ala prospiciente Via I Maggio è adibita a scuola elementare, mentre il restante corpo dell’edificio ospita abitazioni private e piccoli laboratori artigianali. Nel 1933 le ali sud ed est vengono abbattute mentre il corpo centrale del fabbricato ospita la Casa del Fascio con locali adibiti a riunioni e prove orchestrali.

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Chiesetta di San Rocco

   

Deriva da un antico oratorio del secolo XV, ricostruito nel 1578 e ancora rifatto nel 1760. Si trova in Via Matteotti la principale del paese, la particolarità di questa chiesa è la statua della madonnina nella roccia. Infatti questa chiesa viene anche chiamata dai reggiolesi la chiesa della madonnina di Lourdes. Presenta una facciata barocca, alta e snella, riquadrata da paraste doriche e conclusa da un frontone curvilineo; il campanile ha una cella a monofore e copertura cuspidata. All’interno, è strutturata in un’originale aula quadrangolare che, in alto, presenta una sorta di cupola ellittica retta da colonne e semicolonne e dotata di cupolino.

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Museo Pinacoteca Antonio Ruggero Giorgi

   

Il pittore Antonio Ruggero Giorgi nasce a Reggiolo nel 1887 in una famiglia contadina. Dopo l’apprendistato artistico all’Accademia “Cignaroli” di Verona (1910), nel 1912 per cinque mesi è a Monaco di Baviera dove segue i corsi di Heinrich Knirr, accostandosi all’Espressionismo tedesco. Trascorre poi un breve periodo a Parigi rivisitando l’Impressionismo ed entra a contatto con i movimenti artistici d’avanguardia del cubismo, astrattismo e fauvismo. 

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Donazione Umberto Tirelli

   

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La donazione viene ospitata nelle sale di Palazzo Bentivoglio ed è costituita da  opere di notevole spessore artistico che il celebre sarto Umberto Tirelli (1928-1990) ha donato al Comune di Gualtieri e che ora sono esposte nella suggestiva Sala di Icaro in Palazzo Bentivoglio. Egli fu uno dei costumisti più importanti della storia del cinema e del teatro. Collaborò alla realizzazione di film come: il Gattopardo, Casanova, Amarcord, '900.. è presente anche il vestito indossato da Romy Schneider in Ludwig di Visconti.

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Palazzo Greppi

   

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Nella frazione di Santa Vittoria si trova questo grande complesso edificato tra il 1770 e il 1775 dalla famiglia dei Conti Greppi di Milano, i quali avevano ricevuto dagli Estensi in questa zona una tenuta agricola di notevoli dimensioni. Risulta evidente la posizione centrale che il Palazzo occupa rispetto all'abitato: la sua edificazione e la sua mole hanno condizionato la nascita e poi la conformazione dell'intera frazione di S.Vittoria, negandole la possibilità di una piazza ed affermando una situazione di "possesso" signorile. 

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Palazzo Bentivoglio

   

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Palazzo Bentivoglio nasce sulla struttura di un antico castello, il complesso era costituito da una grande mole quadrangolare, circondata da profonde fosse ai quattro angoli e provvista di torri: tutto l’insieme circoscriveva un ampio cortile.

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Museo di Peppone e Don Camillo

   

Inaugurato il 16 aprile 1989, grazie agli sforzi e all’entusiasmo di un gruppo di appassionati volontari del paese, il Museo “Peppone e Don Camillo” è uno spazio in cui potersi immergere nel passato, lasciandosi guidare dalle locandine originali dei film, dalle fotografie in bianco e nero, dagli oggetti dei set cinematografici e dai racconti dei nostri giovani informatori turistici. Gli ambienti contengono numerosi cimeli legati alle riprese della serie tra cui: la moto di Peppone, l’abito talare di Don Camillo, le biciclette dei protagonisti usate nella scena finale del terzo film, il sidecar e il proiettore con cui venne mostrato il primo film (“Don Camillo”, regia di Julien Duviver, 1952) al “Cinema Verdi” di Brescello, in prima mondiale assoluta. All’esterno del museo è possibile vedere il carrarmato che compare in una scena del terzo film (“Don Camillo e l’onorevole Peppone”) e la locomotiva del treno con cui, al termine del primo film, Don Camillo viene mandato in esilio sui monti dal Vescovo a seguito di una sua bravata. Al primo piano del Museo si possono ammirare le fotografie scattate durante la lavorazione dei film, nonché le ricostruzioni di alcuni ambienti delle riprese (come la scrivania di Peppone). Il bookshop consente poi l’acquisto di souvenir, libri, dvd e prodotti tipici locali, fra cui la famosa Spongata di Brescello.

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Casa Museo al Belvedere "Pietro Ghizzardi"

   

La Casa Museo Al Belvedere “Pietro Ghizzardi” ha sede nella casa in cui l’artista visse gli ultimi dieci anni della propria esistenza conserva intatta l’atmosfera in cui il pittore e scrittore trascorse i suoi giorni da metà anni ’70 alla morte nel 1986. L’istituzione nasce nel 1992 su iniziativa di Nives Pecchini Ghizzardi, nipote dell’artista, e da allora è aperta al pubblico tutto l’anno, ad ingresso gratuito, ed è gestita su base volontaria.