Chiesa di Santa Maria Nascente

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Chiesa di Santa Maria Nascente

L'attuale chiesa venne ricostruita tra il 1829 e il 1837 al posto dell'antica cattedrale medioevale, già sede della diocesi di Brescello. La facciata, dominata dal campanile del 1896, è adorna da due statue della Vergine e del santo patrono Genesio, opere di Innocente Franceschini, collocate nel 1899 ai lati del corpo centrale della facciata. Il campanile ospita un concerto di 5 campane. 

L'interno a tre navate con sei altari laterali, tre per ogni lato, è caratterizzato dai grandi archi che separano la navata maggiore da quelle minori e dal Crocifisso in legno di Bruno Avesani. Al lato dell'altare maggiore è posto una statua in gesso dello scultore locale Carlo Pisi raffigurante Padre Pio e, nella conca dell'abside, si trovano gli stalli intagliati del coro, sovrastati dalla pala di Carlo Zatti. Ai lati del presbiterio hanno luogo le piccole cantorie con l'organo. L'antico altare maggiore ora si trova, invece, nella cappella centrale della navata sinistra. Vicino ad esse è il pergamo scolpito dorato in foglio, pregevole scultura in legno. La facciata, dominata dal campanile del 1896, è adorna da due statue della Vergine e del santo patrono Genesio, opere di Innocente Franceschini, collocate nel 1899 ai lati del corpo centrale della facciata. Il campanile ospita un concerto di 5 campane. La notte del 5 aprile 2010 un incendio contenuto ha distrutto un altare in stile moderno e annerito alcuni arredi.

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Nei dintorni

monastero san benedetto brescello

Monastero di San Benedetto


A seguito di un lascito della Duchessa Eleonora d'Este, nella seconda metà del 400, le monache benedettine di clausura divennero proprietarie del Monastero, la loro presenza durò fino all'avvento della Repubblica Cisalpina, poi nel 1758 l'ordine religioso fu soppresso. Nel monastero vi era una scuola per educande già dal 1553. Nel 1798 il monastero viene soppresso. Nel 1873 l'edificio viene acquistato dal Comune di Brescello come Caserma. Agli inizi del XX secolo l’ala prospiciente Via I Maggio è adibita a scuola elementare, mentre il restante corpo dell’edificio ospita abitazioni private e piccoli laboratori artigianali. Nel 1933 le ali sud ed est vengono abbattute mentre il corpo centrale del fabbricato ospita la Casa del Fascio con locali adibiti a riunioni e prove orchestrali.