Guastalla

Guastalla

Nelle sue strade, nei suoi palazzi, nelle sue chiese, nei suoi monumenti, Guastalla conserva il fascino discreto di una antica capitale.

Abitata sin da epoca etrusca, Guastalla conobbe momenti di autentico splendore sotto da dinastia dei Gonzaga e nei suoi 200 anni di dominazione divenne capitale del ducato e sede della zecca dove si batteva moneta. La sua nobiltà rivaleggiava con le altre corti Italiane per opulenza e splendore ospitando artisti come Campi e Guercino e poeti come Tasso e Guarini.

L'antica via Gonzaga, un sistema di strade a scacchiera, conduce alla piazza Mazzini, cuore della città, dominata dalla bella statua di Ferrante Gonzaga, opera di Leone Leoni. Sulla piazza si affacciano il palazzo Ducale cinquecentesco che ospita il Museo Cittadino, il Duomo con facciata di fine 800, e il Municipio che ospita nel portico antistante le antiche unità di misura. Dalla piazza, lungo i portici quattrocenteschi di corso Garibaldi si arriva alla Biblioteca Maldotti e alla sua collezione di antichi manoscritti e dipinti. 

Nelle chiese della Croce, della Annunciazione e dei Servi si possono ammirare bei paliotti settecenteschi in scagliola policroma.

Da piazza Garibaldi, percorrendo via Verdi si arriva al Teatro Comunale in stile neoclassico, risalente al 1671. Molto affascinante è la Torre Civica detta affettuosamente Campanón che supera i 40 metri.
Nel territorio comunale di Guastalla si trova poi la romanica Basilica di San Pietro e Paolo di Pieve di Guastalla, uno dei più antichi edifici religiosi di tutta la provincia. Eretta originariamente prima del X secolo ospita un'antichissima vasca battesimale (IX o X secolo) e una terracotta dipinta, raffigurante la Madonna col Bambino, forse opera dello scultore Guido Mazzoni.

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