Proiezione del film documentario 5 x 7 – IL PAESE IN UNA SCATOLA

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23/09/2021 - Proiezione del film documentario 5 x 7 – IL PAESE IN UNA SCATOLA

La proiezione del documentario “5×7 – il paese in una scatola”, realizzato dal regista romano Michele Citoni è il primo evento di UN PAESE CI VUOLE. territori fotografici / Luzzara 23-25 settembre 2021, incontro tra le comunità di Luzzara e Lacedonia.

Una tre giorni di proiezioni, itinerari fotografici e approfondimenti promossi da Fondazione Un Paese dove al centro saranno la fotografia e il concetto di paese.

Una bellissima collezione di immagini rimasta in una scatola per sessant’anni lega Frank Cancian, anziano fotografo e professore in pensione di antropologia, statunitense di origine veneta, agli abitanti del piccolo paese irpino di Lacedonia. Con il casuale ritrovamento delle 1801 fotografie scattate nel 1957 dal giovane Cancian in quel borgo rurale in cui era capitato quasi per caso, la storia riprende lì dove si era interrotta sessant’anni prima. E il filo dei ricordi si riannoda alle persone e ai luoghi, trascinando con sé alcune riflessioni essenziali sul modo in cui la fotografia possa farsi sguardo etnografico sulle piccole comunità.

Il documentario, premiato in molti festival internazionali, è stato prodotto per il MAVI in coproduzione con la Pro Loco “Gino Chicone”, l’associazione LaPilart e il Comune di Lacedonia.

Una serata dedicata alla grande fotografia e al MAVI/Museo Antropologico Visivo Irpino, nostro ospite a Luzzara dopo una prima collaborazione nata nel 2019. Il documentario è un sentito omaggio a Frank Cancian, fotografo e antropologo americano che lavorò per sei mesi nel borgo irpino nel 1957 a cui nel 2017 Cancian ha donato l’importante collezione di negativi e provini delle 1801 fotografie da lui scattate nel 1957.

Le 1801 foto in bianco e nero di Cancian custodite dal MAVI rappresentano uno straordinario ritratto etnografico di una comunità rurale del Sud realizzato per immagini, richiamando il noto lavoro svolto dal fotografo americano Paul Strand insieme a Cesare Zavattini a Luzzara solo alcuni anni prima, nel 1953.

«Nessun antropologo che abbia studiato il Mezzogiorno d’Italia in quegli anni ci ha lasciato un più vivido e completo ritratto di comunità», ha scritto Francesco Faeta, uno dei massimi esperti di antropologia visuale, nel libro da lui curato Un paese del Mezzogiorno italiano. Lacedonia (1957) nelle fotografie di Frank Cancian (Postcart, 2020), volume pubblicato in occasione della omonima mostra in corso a Roma nella sede del Museo delle Civiltà del Ministero della Cultura.

 

INGRESSO GRATUITO. 

Info e prenotazioni:

Centro Culturale Zavattini

- 0522 977612

- info@fondazioneunpaese.org

 

Data la capienza limitata, verrà seguito l’ordine cronologico delle prenotazioni.

Per accedere all’evento è necessario essere in possesso del Green Pass.

E’ necessario attenersi alle disposizioni regionali vigenti in vigore per cinema, teatri e spettacoli dal vivo.

GALLERIA

Nei dintorni

convento

Chiesa ed ex convento degli Agostiniani


Nota anche come chiesa dell'ex ospedale, o chiesa del Conventino. Fu costruita alla fine del XV secolo per volere di Caterina Pico, moglie di Rodolfo Gonzaga, marchese di Luzzara. Fu distrutta fin quasi alle fondazioni e riedificata tra il 1764-1771; fortunatamente l'abside rimasta è quella quattrocentesca. Nella sagrestia si intravedono i resti di un magnifico monumento funebre, dedicato a Luigi Gonzaga morto nel 1570, parzialmente distrutto in un incendio nel 1918. Nella parte superiore del monumento, al centro, è visibile lo stemma dei Gonzaga, sostenuto da due putti e sormontato da un'aquila incoronata a due teste. Questo coronamento posa sopra un ricco architrave sostenuto da due grandi figure: una Cariatide e un Atlante. Dal centro, sotto il cornicione, sostenuto da una testa di leone, si biparte un ricco festone di frutta, passante sopra le Cariatidi e discendente ai lati esterni fino alla grande mensola del basamento su cui poggiano due aquile. Nel mezzo del monumento era posta una lapide dedicata a Luigi Gonzaga. Sotto l'adiacente porticato sono stati recentemente scoperti affreschi di interesse storico ed artistico.