Ville povigliesi

Cultura

Ville povigliesi

A Poviglio troviamo diverse dimore storiche di pregio, appartenute in passato ad importanti famiglie come i nobili Benassi e Pallavicino e ai borghesi Corazza. Queste famiglie avevano la propria sede abitativa a Parma, città ducale nel periodo preunitario, ma detenevano importanti possedimenti fondiari nel territorio povigliese. Tra il 1600 e il 1700 si delinea così un mondo produttivo legato alla campagna che trova il suo fulcro nella villa, definita sia come centro dell'intero apparato produttivo, sia come luogo di ristoro e villeggiatura lontano dalle cure del mondo urbano.

Queste residenze padronali dovevano essere manifestazione di potere e opulenza, per esprimere i valori di un'élite sociale, economica e culturale. Si tratta di costruzioni con ricercate architetture esterne (con logge, balconi e ingressi grandiosi) ed interni nobili riccamente affrescati, affiancate a strutture più semplici e lineari (edifici di servizio, torri colombaie, e oratori di famiglia). Il verde, all'italiana e alla francese, o il parco all'inglese che circonda le ville in varia misura, ne sono sempre la degna cornice.

Di seguito ne elenchiamo alcune, con le loro principali caratteristiche:

  • Villa Pollina

L'edificio venne costruito agli inizi del XVII secolo dai padovani conti Pollini, per poi divenire nel secolo successivo proprietà della casata parmense Benassi.
Si tratta di un maestoso edificio a pianta rettangolare che nelle due facciate presenta un duplice loggiato sovrapposto. L'interno offre a piano terreno un androne centrale con volta a botte, interamente affrescata a grottesche, poggiante su colonne abbinate. Su uno dei lati si apre lo scalone maggiore, mentre su quello opposto un ampio atrio dilata l'intero ricetto. Gli interni della villa sono riccamente decorati seguendo lo stile delle "grottesche", motivo decorativo di persistente fortuna nell'area parmense.

Il complesso di impianto neoclassico è inserito in un parco romantico. Risalente al XIX secolo, si evidenzia come un lungo edificio padronale caratterizzato a piano terra da finestre ad occhio di pavone e da un piano nobile interamente decorato da tempere ottocentesche. Rimesse, stallaggi, scuderie e serre chiudono la corte. In questa residenza desta curiosità l'ornamentazione di alcuni soffitti, specialmente quello con le vedute del golfo di Napoli; sono presenti inoltre frontoni rialzati e lunettoni a mo' di finestre termali a piano terra. 

  • Villa Corazza

Tipica villa padronale con corte aperta, dove due lunghi corpi laterali di servizio inquadrano l'edificio principale. Fatta edificare nel 1843 da Simone Corazza (1789-1871) al posto di un gruppo di edifici denominati "Case Giaroli", appartenne alla stessa famiglia fino al 1999.
I Corazza, antica stirpe della piccola nobiltà svizzera, scesero alla metà del XVIII secolo a Parma, ove risiedettero stabilmente. Ai primi dell'Ottocento nel territorio di Poviglio avevano otto possessioni che estesero ulteriormente nel corso dello stesso secolo. Da grandi imprenditori rivolsero i loro interessi a Salsomaggiore Terme con l'acquisto del castello di Tabiano e delle terre annesse e fondando i primi stabilimenti termali.
La villa è neoclassica, ad androne passante nord-sud, con l'ingresso principale archivoltato e sormontato da un balconcino in pietra con ringhiera in ferro battuto. L'edificio è impreziosito al suo interno da un ricco apparato decorativo pittorico eseguito dal pittore parmense Ignazio Affanni (1828-1889), tra questi i ritratti della famiglia Corazza. Le originali pavimentazioni in marmiglia decorata ed i numerosi ed eleganti camini ne completano gli aulici interni.

 

Testi e foto tratti da: Adriano Artoni, Matteo Colla, "Tesori nascosti: quattro secoli fra arte e storia a Poviglio"Correggio, Magellano finebooks, 2014

  • Edifici interesse storico

GALLERIA

Nei dintorni