Mario Nizzoli

Cultura

Mario Nizzoli

Mario Nizolio o Nizzoli, umanista e filosofo, nasce a Brescello nel 1488.

Per anni si dedica allo studio e all’insegnamento delle lingue classiche, frequentando le aule di Brescia e Parma, pubblicando testi (eg il lessico latino Observationes in M. Tullium Ciceronem) e rimanendo coinvolto in alcune polemiche accademiche - di cui una particolarmente longeva con Marco Antonio Maioragio, a seguito di una critica da questi mossa a Cicerone, tanto accesa da attirare l’attenzione di Leibniz, poliedrico pensatore tedesco.

Convinto oppositore dell’astrattezza della logica aristotelica, cerca la base del pensiero direttamente nella struttura grammaticale della lingua, individuando i cinque principi di una corretta filosofia: conoscenza delle lingue classiche; conoscenza di grammatica e retorica, con attenzione a utilità e pertinenza dei loro precetti; lettura dei classici e comprensione del linguaggio popolare, considerato più vero in quanto più schietto; libertà di opinione e di giudizio su ogni argomento, senza affidarsi a maestri che non siano i propri sensi, memoria, intelligenza ed esperienza; espressione chiara e priva di oscurità o ambiguità, ragionando solo su realtà concrete ed effettive.

Nel 1562, Nizzoli si sposta a Sabbioneta - dove morirà nel 1567 -, su richiesta di Vespasiano Gonzaga, Duca della città. Oggi, sulla facciata del Municipio di Brescello in Piazza Matteotti, gli è dedicata una lapide realizzata dallo scultore Carlo Pisi.

 

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